La coprogettazione è una forma di coinvolgimento degli enti del terzo settore prevista dall’art.55 del Codice del Terzo Settore (D.Lgs 117/2017), con la funzione di allargare la governance delle politiche locali per corresponsabilizzare maggiormente i soggetti in campo e per rafforzare il senso di appartenenza verso i progetti e i programmi di politica pubblica promossi. Si tratta quindi di una modalità con cui si vuole migliorare l’efficienza e l’efficacia delle azioni in campo nel welfare comunitario. Di per sé oggi la spinta ad una rinnovata relazione tra il pubblico e il terzo settore avviene spesso anche indipendentemente dallo strumento contrattuale che si utilizza e la ricerca continua di risposte a problemi in costante aumento e cambiamento dei cittadini non interroga più solo l’amministrazione pubblica, ma l’intera società civile. Ciò porta necessariamente, anche a fronte della crisi economica che interessa famiglie e Istituzioni, a processi di revisione dei modelli di welfare. L’idea della coprogettazione prende piede in tempi recenti perché sia gli enti locali sia i soggetti del privato sociale si trovano oggi ad agire in una cornice che supera il tradizionale rapporto committente fornitore che aveva caratterizzato la loro relazione fino a qualche tempo fa. Dunque la coprogettazione rappresenta una forma di collaborazione tra P.A. e soggetti del Terzo Settore per la realizzazione di attività e interventi in base al principio di sussidiarietà e fonda la sua funzione sui principi di trasparenza, partecipazione e sostegno dell’impegno privato nella funzione sociale.

Nella pratica, la scelta di utilizzare questo tipo di strumento nasce dalla volontà degli enti pubblici di stimolare l’innovazione e la diversificazione dei modelli organizzativi e delle forme di erogazione dei servizi e degli interventi, ma anche, allo stesso tempo, di stimolare la crescita qualitativa e la capacità di offerta delle organizzazioni del terzo settore, in modo che esse possano concorrere alla realizzazione degli interventi del sistema integrato, nell’ottica della condivisione degli obiettivi e attraverso la progettazione congiunta delle caratteristiche dei servizi o degli interventi.

Dunque, dal punto di vista degli enti locali, la coprogettazione è uno strumento che può potenzialmente rispondere a tre finalità principali:

– negoziare con i soggetti non profit forme e modalità della loro inclusione nella rete integrata dei servizi sociali e della condivisione della titolarità della funzione pubblica sociale;
– instaurare e disciplinare rapporti di collaborazione fra P.A. e soggetti del Terzo Settore che intendono condividere le responsabilità della funzione sociale;
– realizzare forme di collaborazione mediante messa in comune di risorse, non solo economiche, tra P.A. e Terzo Settore.

La scelta del soggetto pubblico di avviare un partenariato con soggetti del terzo settore attraverso il sistema della coprogettazione richiede di avere a riferimento i principi di adeguatezza e di economicità che implicano, in particolare, la verifica che la collaborazione con il Terzo settore rispetti la sua identità originaria e non comporti per esso lo svolgimento di ruoli che siano incompatibili con la sua natura; inoltre devono sussistere nelle organizzazioni coinvolte le capacità organizzative e tecniche e la capacità di ragionare secondo una logica di sussidiarietà volta a favorire l’affermazione e la crescita delle competenze.

Altro aspetto riguarda l’economicità dell’affidamento, che deve essere valutata in ragione della congruità delle risorse necessarie per lo svolgimento delle prestazioni richieste, ivi comprese quelle che i soggetti del terzo settore possono garantire.

Infine occorre considerare che la coprogettazione non costituisce solo uno strumento amministrativo, e non può essere ridotto a questo, in quanto comporta anche un cambiamento metodologico. Da un punto di vista metodologico la coprogettazione è un metodo per costruire politiche pubbliche coinvolgendo risorse e punti di vista diversi, provenienti dal soggetto pubblico e dal terzo settore.

Mi occupo di formazione e supporto giuridico per gli enti locali in tema di affidamento e gestione di servizi alla persona e alla comunità.

Roberto Onorati
Blog

Progetto Autonomie Locali

Mantieniti aggiornato anche sui canali Social